Un giorno, sul litorale trapanese, mentre facevo una delle mie solite nuotate, ho notato qualcosa di insolito muoversi nell'acqua. Un'enorme sagoma grigia si aggirava pigramente vicino alla superficie. Il mio cuore ha iniziato a battere all'impazzata e il sangue mi si è gelato nelle vene: stava arrivando uno squalo!
Ho cercato di mantenere la calma e di nuotare verso la riva, ma la creatura mi seguiva. Percepivo la sua presenza sempre più vicina, e il terrore mi paralizzava i movimenti. Proprio quando pensavo che tutto fosse perduto, ho sentito qualcosa di duro colpirmi la gamba. Mi sono voltato e ho visto la bestia: un gigantesco squalo bianco, con le fauci spalancate, mi stava attaccando!
Ho cercato di difendermi usando le braccia, ma le sue mascelle erano troppo potenti. Mi ha morso alla gamba e mi ha trascinato verso il fondo. Ho urlato con tutte le mie forze, ma la morsa della creatura era inesorabile.
Stavo per perdere i sensi quando, all'improvviso, qualcosa ha colpito lo squalo. Era un branco di delfini che era arrivato in mio soccorso! Hanno circondato la bestia e l'hanno colpita con i loro becchi, facendole mollare la presa.
Sono riuscito a liberarmi e a nuotare verso la riva, dove ho ricevuto le cure mediche necessarie. Non dimenticherò mai quell'esperienza: è stata una lotta tra la vita e la morte, e sono fortunato a essere sopravvissuto.
Da quel giorno, tra me e gli squali si è instaurato un rapporto unico. Li temo ancora, ma anche li rispetto, perché sono creature meravigliose e potenti.
E se mai dovessi incontrare di nuovo uno squalo, spero solo che ci sia un branco di delfini nelle vicinanze...