Tremors




Se dovessi indicare il mio ultimo ricordo prima che il mondo mi crollasse addosso, parlerei della sensazione dei capelli di mia madre che mi solleticavano il viso mentre mi sussurrava parole di rassicurazione. Le sue dita si attorcigliavano tra le mie, calde e tremanti proprio come le mie. Mentre le rocce sussultavano e il terreno si apriva sotto i nostri piedi, gli occhi di mia madre brillavano di un'intensità che non avevo mai visto prima.

Il terremoto del 2016 che ha devastato Amatrice non è stato solo una catastrofe naturale; è stato un terremoto che ha scosso le fondamenta del nostro mondo, sia fisicamente che emotivamente.

All'indomani della tragedia, la gioia e la bellezza della vita sono state sostituite da dolore e disperazione. Case ridotte in macerie, famiglie distrutte, sogni frantumati. Il paesaggio che una volta era familiare era diventato straniero, le strade che una volta erano piene di vita erano ora deserte e silenziose.

Ma nel mezzo del caos, c'è stata anche speranza. Persone provenienti da tutta Italia e dal mondo si sono riversate ad Amatrice per aiutare, offrendo conforto e sostegno a coloro che avevano perso tutto. Volontari che lavoravano instancabilmente per liberare i sopravvissuti dalle macerie, medici e infermieri che curavano i feriti, psicologi che fornivano supporto emotivo a coloro che erano in lutto.

Ho visto bambini sorridere attraverso le lacrime, ho visto anziani condividere storie di resilienza, ho visto estranei abbracciarsi come se fossero fratelli. In quel momento di profonda perdita, l'umanità ha brillato con una luce più forte che mai.

Sette anni dopo, Amatrice sta lentamente ricostruendo, sia fisicamente che emotivamente. Nuove case sono state costruite, nuove imprese sono state aperte e lo spirito della comunità è più forte che mai. Ma le cicatrici del terremoto non sono ancora completamente guarite. Sono ancora visibili negli edifici danneggiati, nelle storie non raccontate e nel dolore che ancora risiede nei cuori di coloro che hanno perso i propri cari.

Il terremoto del 2016 è stato un evento che ha cambiato la nostra vita per sempre. Ma ci ha anche insegnato il potere della speranza, della resilienza e della solidarietà umana. E mentre ricordiamo la tragedia di quel giorno, impegniamoci a ricostruire non solo le nostre case ma anche le nostre comunità, un passo alla volta, un sorriso alla volta, un atto di gentilezza alla volta.