Un Alma per Federica Manzon
L'autrice italiana Federica Manzon, nata a Pordenone il 2 ottobre 1981, ha trionfato all'edizione 2024 del Premio Campiello con il suo romanzo "Alma".
Il romanzo, pubblicato da Guanda, ha sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicato l'ambito riconoscimento, che da oltre sessant'anni premia i migliori scrittori italiani contemporanei. Manzon, con la sua scrittura elegante e incisiva, ha conquistato la giuria per l'originalità della trama e la profondità dei personaggi.
Un'anima inquieta
"Alma" è la storia di una donna, Alma appunto, alla ricerca della propria identità. Nata da una relazione clandestina durante la Seconda Guerra Mondiale, Alma cresce in una famiglia che la rifiuta e la etichetta come "figlia del nemico".
Nel corso della sua vita, Alma compie un viaggio fisico ed emotivo per scoprire le proprie radici e il proprio posto nel mondo. Sullo sfondo di una società in evoluzione, l'autrice esplora i temi della memoria, dell'identità e del rapporto tra passato e presente.
Una vittoria meritata
Il Premio Campiello è uno dei più prestigiosi riconoscimenti letterari in Italia, e la vittoria di Manzon è il giusto coronamento di una carriera ricca di successi. In passato, l'autrice aveva già ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il
Premio Rapallo Carige per "Di fama e di sventura" nel 2011.
Con "Alma", Federica Manzon conferma il suo talento e si afferma come una delle voci più interessanti della letteratura italiana contemporanea. Il suo romanzo è un viaggio introspettivo che ci invita a riflettere su chi siamo e sulle nostre radici, un'opera destinata a lasciare il segno nel panorama letterario italiano.