Una scomoda eredità




Siamo tutti eredi di qualcosa, che sia una fortuna materiale o una predisposizione genetica. Ma a volte, le eredità possono essere più scomode che vantaggiose.

Per me, l'eredità scomoda è stata la mia sensibilità. Sin da bambina, ero stata una bambina timida e riservata, che osservava il mondo da lontano.

All'inizio, questa sensibilità era una benedizione. Mi ha permesso di apprezzare le piccole cose della vita che gli altri davano per scontate: i colori del tramonto, il canto degli uccelli, il profumo dei fiori.

Ma mentre crescevo, la mia sensibilità iniziò a diventare un peso. Ero facilmente sopraffatta dalle emozioni, sia positive che negative. Le critiche, per quanto piccole, mi ferivano profondamente. E le ingiustizie del mondo mi spezzavano il cuore.

Non ero come gli altri bambini, che sembravano immune a tali sentimenti.
Mi sentivo sola e diversa.

Sono passati molti anni da allora, ma la mia eredità scomoda mi accompagna ancora. È una parte di me, sia una benedizione che una maledizione. Mi rende empatica e compassionevole, ma può anche lasciarmi vulnerabile e fragile.

Ho imparato che non posso cambiare la mia sensibilità, ma posso imparare a gestirla. Ho dovuto costruire dei muri per proteggermi dalle emozioni più forti.

Ho anche scoperto che non sono sola. Ci sono molte altre persone che condividono la mia eredità scomoda. Insieme, possiamo sostenerci e capirci a vicenda.

Se anche tu hai un'eredità scomoda, sappi che non sei solo. È una parte di ciò che siamo, e può essere una fonte di forza quanto di debolezza.

Impara ad abbracciare la tua eredità, sia le parti belle che quelle difficili. Ti aiuterà a diventare una persona più completa e più ricca.