Venezia - Cagliari, un derby che infiamma il Veneto

Dopo un'attesa durata anni, torna finalmente il derby tra Venezia e Cagliari, due squadre che hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio italiano. E' una sfida che si tinge di gialloblù e rossoblù, due colori che si rincorrono e si scontrano sul rettangolo verde del Pierluigi Penzo.

Il tifo si fa sentire già dai giorni che precedono la partita, con le strade del centro storico veneziano addobbate con i vessilli delle due squadre. I tifosi si accalcano nei bar e nelle piazze, scambiandosi battute e pronostici sul match. L'aria è frizzante, carica di quella sana rivalità che rende il gioco del calcio ancora più bello.

Entrambe le squadre scendono in campo con il piglio di chi vuole vincere. Il Venezia schiera il suo classico 3-5-2, con Leonardo Pavoletti in attacco supportato da Stivan Jovetic. Il Cagliari, invece, punta su un più offensivo 4-3-3, con Joao Pedro come punta di diamante.

Il primo tempo si apre con un ritmo forsennato. Il Venezia pressa alto, cercando di mettere in difficoltà la difesa sarda. Il Cagliari, però, non si fa intimorire e risponde con rapide ripartenze. Le occasioni si susseguono da entrambe le parti, ma il gol tarda ad arrivare.

Nella ripresa, il Venezia alza il ritmo e comincia a creare pericoli sempre più frequenti. Al 65', arriva il gol che sblocca la partita: Leonardo Pavoletti riceve un cross dalla destra e, di testa, insacca il pallone nell'angolino basso. Il pubblico esplode di gioia, mentre i giocatori del Cagliari protestano per un presunto fallo in attacco.

Il Cagliari, però, non si arrende e continua a spingere. All'80', arriva il pareggio: Joao Pedro si libera della marcatura e, con un tiro potente, batte il portiere avversario. La gioia dei tifosi sardi è incontenibile, mentre quelli veneziani rimangono ammutoliti.

Nei minuti finali, la tensione sale alle stelle. Entrambe le squadre cercano il gol della vittoria, ma le difese sono attente e non concedono spazi. La partita termina con un pareggio che, alla fine, può essere considerato giusto.