Züri Marathon




Ero pronto! Avevo trascorso mesi ad allenarmi, e ora era finalmente giunto il momento: la mattina della mia prima maratona, la Züri Marathon. Era una domenica soleggiata, e mentre mi riscaldavo con gli altri corridori, sentivo una miscela di eccitazione e ansia dentro di me.

Lo sparo diede il via e partii in mezzo alla folla. I primi chilometri furono facili, ma dopo circa 10 km, iniziai a sentire le prime fitte dolorose alle gambe. Mi dissi di resistere, che dopo un po' il dolore sarebbe passato. Ma non passò. A 20 km, mi sentivo come se stessi camminando su vetri rotti. Ogni passo era un'agonia.

Mi fermai e mi appoggiai a un lampione, pensando di abbandonare. Ma poi pensai a tutti i mesi trascorsi ad allenarmi, a tutti i sacrifici fatti. Non potevo arrendermi proprio adesso.

Così ripartii, un passo alla volta. Il dolore era ancora lì, ma sapevo che potevo superarlo. E, con il passare dei metri, il dolore iniziò davvero a diminuire. Ad ogni passo, mi sentivo più forte, più determinato.

Quando finalmente vidi il traguardo, le lacrime mi rigavano il viso. Non potevo credere di avercela fatta. Avevo corso la mia prima maratona, e ce l'avevo fatta con le mie sole forze. Fu il momento più bello della mia vita.

Ora, ogni volta che mi sento scoraggiato o demotivato, penso alla mia esperienza alla Züri Marathon. So che se mi impegno, posso superare qualsiasi sfida. E so che il dolore, fisico o mentale, è solo temporaneo. Basta non arrendersi mai.

Se avete mai pensato di correre una maratona, vi consiglio vivamente di farlo. È un'esperienza che vi cambierà la vita, e vi insegnerà molto su voi stessi. E se anche voi, come me, soffrite di un po' di dolore lungo la strada, ricordate: è solo temporaneo. Basta non arrendersi mai.