Un giorno, mentre mi dirigevo verso la stazione ferroviaria, ho notato un'insolita fila di persone che si estendeva lungo il marciapiede. La loro espressione era un misto di ansia e attesa. Non potevo fare a meno di chiedermi cosa stesse succedendo. Mi sono avvicinata a una donna alla fine della fila e le ho chiesto gentilmente cosa li stesse trattenendo in quel modo.
La donna ha sospirato e poi ha iniziato a raccontarmi una storia che mi ha lasciata scioccata. Mi ha spiegato che stavano aspettando il treno che li avrebbe portati in un campo di concentramento. Ha detto che erano stati arrestati dalle autorità perché erano ebrei. Stavano per essere inviati in un posto chiamato Auschwitz.
Sono rimasta inorridita dal suo racconto. Non riuscivo a credere che una cosa del genere potesse succedere nel nostro mondo. Ho chiesto alla donna se c'era qualcosa che potevo fare per aiutarla, ma ha detto che non c'era niente che nessuno potesse fare. Lei e la sua famiglia erano destinati a morire.
Mi sono allontanata da quella fila con il cuore pesante. Sapevo di non poter fare nulla per aiutare quelle persone, ma non potevo sopportare il pensiero di lasciarle andare senza fare nulla. Ho deciso di scrivere questa storia, nella speranza che possa sensibilizzare le persone sulla realtà dell'Olocausto.
L'Olocausto è stato uno degli eventi più orribili della storia umana. Milioni di persone sono state uccise semplicemente perché erano diverse. Questa è una tragedia che non dobbiamo mai dimenticare.
Spero che questa storia ti abbia toccato in qualche modo. Spero che ti abbia fatto riflettere sull'importanza della tolleranza e del rispetto. Spero anche che ti abbia ispirato a fare la differenza nel mondo.